Projects
Halfplugged Syncotribe

Halfplugged Syncotribe è la versione espansa a quintetto del trio Syncotribe. Attualmente, i due gruppi rappresentano le due principali entità musicali verso le quali il sassofonista e leader Maurizio Giammarco indirizza il suo lavoro compositivo, con brani dal taglio eclettico e pensati sulla misura delle potenzialità creative degli eccellenti musicisti coinvolti. Composto interamente da nove originali è infatti il CD Only Human, registrato dal vivo nel Gennaio 2020 presso l’Auditorium Parco Della Musica di Roma, e pubblicato per l’omonima label discografica. Questi brani continuano e ampliano l’esperienza del precedente So To Speak (2016), che documenta la prima fase
musicale del trio, comunque ancora in corso. Nella versione quintetto Luca Mannutza affianca all’organo, strumento di default del trio Syncotribe, anche il piano acustico e quello elettrico, strumenti che allargano notevolmente il panorama espressivo del gruppo. Altre elaborate sonorità crossover (in linea col passato sonoro di Giammarco), sono appannaggio di Paolo Zou, anima del popolare gruppo capitolino nu-jazz Dumbo Station e chitarrista fra i più innovativi del momento. Il bassista Matteo Bortone e il batterista Enrico Morello, da parte loro, offrono uno degli esempi più convincenti in circolazione di come deve lavorare una sezione ritmica moderna, super affiatata, e pronta a qualsiasi rocambolesco livello di interplay. Da molti anni Giammarco segue caparbiamente la sua personale strada di jazz d’autore, dove tradizione e attualità del jazz (e quant’altro) si fondono in un’elaborata e ponderata sintesi compositiva. Fra classicità, sperimentazioni, e spazi lasciati all’elaborazione estemporanea, la sua proposta musicale non perde mai quell’elemento che egli ritiene primario per qualsiasi jazz di qualità: la capacità di tessere e narrare storie interessanti e, per quanto possibile, personali
Rumours

Con Rumours, una “task force” formata da due fiati, basso e batteria, senza strumento armonico, Maurizio Giammarco torna alle passioni primordiali, visto che nel 1976 il suo gruppo d’esordio come leader fu proprio con un quartetto simile (con Vittorini, Pietropaoli, Gatto). Negli ultimi tempi Giammarco ha messo a punto alcune nuove composizioni pensate proprio per questo tipo di formazione ma, cogliendo la palla al balzo, ha voluto anche riproporre qualche tema proveniente da quel passato appena citato e rimasto poi nel cassetto: temi che, pur revisionati attraverso la sensibilità e la competenza di oggi, rimangono emotivamente e concettualmente legati a quell’epoca.
Il quartetto “senza strumento armonico” offre ampi spazi di manovra, ma richiede una pianificazione di repertorio oculata e alti livelli di prestazione e interazione fra i musicisti coinvolti. Gli importanti e ineludibili riferimenti storici (Gerry Mulligan, Ornette Coleman, Elvin Jones, Anthony Braxton, Circle, Dave Douglas, Masada) annoverano esperienze eterogenee in cui momenti di grande organizzazione musicale si alternano a momenti di grande o totale libertà espressiva. Entrambe queste componenti sono presenti anche nella proposta di Rumours. In questa circostanza Giammarco incontra nuovamente Riccardo Del Fra – il legame fra i due comincia nel 1979 grazie a una mutua militanza con Chet Baker – e ha il piacere di dividere il palco con due formidabili realtà dell’odierna scena jazzistica internazionale come Fulvio Sigurtà e
Ferenc Nemeth. Da molti anni Giammarco segue caparbiamente una sua personale strada di jazz d’autore, dove elementi di tradizione e d’attualità (e di altro ancora) si fondono in un’elaborata e ponderata sintesi compositiva. Fra classicità, sperimentazioni e spazi lasciati all’elaborazione estemporanea, la sua musica è sempre caratterizzata da un fattore ritenuto primario e vitale: la
capacità di raccontare storie interessanti e possibilmente personali.
Syncotribe

Il trio Syncotribe, attivo dal 2015, e la versione espansa a quintetto Halfplugged Syncotribe, sono i due principali progetti verso i quali il sassofonista e leader Maurizio Giammarco indirizza il suo attuale lavoro compositivo; come documentano i Cd So To Speak, registrato in trio nel 2017, e il recente Only Human, registrato in quintetto dal vivo nel Gennaio 2020 presso l’Auditorium Parco
Della Musica di Roma e pubblicato per l’omonima etichetta discografica. Il trio Syncotribe, in particolare, pur evocando il classico sound dell’organ-trio, ne ridefinisce i parametri alla luce di un repertorio che si discosta dagli stereotipi di questo tipo di formazione. La musica del trio si muove infatti verso territori più trasversali e contemporanei, dove emerge un fondamentale gioco sinergico fra le premesse strutturali dei brani e l’elaborazione estemporanea dei performers. Anche in questa occasione, come in altre precedenti, il mondo compositivo del leader si rivela attento ai più disparati stimoli del panorama sonoro contemporaneo, anche se il progetto sonoro complessivo, in definitiva, mantiene sempre un “giusto equilibrio” fra i parametri della classicità, la specificità del materiale e la singolarità della performance. Il trio sviluppa un altissimo livello d’interplay grazie al determinante contributo di Luca
Mannutza, valente pianista che in questa sede si scopre anche esperto conoscitore delle potenzialità dell’organo, e di Enrico Morello, valente batterista della nuova scena del jazz nostrano, artefice di una costante poliritmia sempre puntuale, esuberante, fresca e creativa. Il nome Syncotribe allude anche alla palese sintonia d’intenti che accumuna musicisti di tre generazioni diverse, ma per i quali, evidentemente, riferimenti e visioni musicali non conoscono distanze temporali.
Progetti Orchestrali

MAURIZIO GIAMMARCO: Musica per Jazz Orchestra and Ensemble
Tutti i progetti sono arrangiati per una big band standard (in diversi progetti la chitarra è optional) tranne dove indicato
ORCHESTRAL MUSIC by MAURIZIO GIAMMARCO 5(ww) 4(tpts) 4(tbns) 4(rs) Un concerto che ritrae il compositore/arrangiatore in una selezione di brani tratti dai vari progetti
CIELI DI SICILIA (optional: solista di tromba ospite) 5(ww) 4(tpts) 4(tbns) 4(rs) gt(opt) E’ una suite in otto parti, della durata di circa quaranta minuti, ispirata ad alcuni luoghi siciliani. Il lavoro, originariamente commissionato dall’Orchestra Jazz del Mediterraneo, è stato registrato per la Anagliphos Records di Nello Toscano. durata: 40/50m. Progetto suonato diverse volte in Sicilia
LA MUSICA DI ARCHIMEDE (con voce narrante, facoltativa) 5(ww) 3+3(brass) 4(rs) 1(voice)
Il più recente dei miei progetti orchestrali celebra la figura del grande scienziato dell’antichità attraverso un viaggio tematico che si dipana lungo 9 brani. Commissionato e registrato dalla Sud West Orchestra di Siracusa, il progetto è prossimo alla pubblicazione. durata 50m circa
IL BRASILE DI MARIA PIA DE VITO 5(ww) 4(tpts) 4(tbns) 3(rs) 1(voice)
Elaborato espressamente per e con Maria Pia De Vito (autrice anche della traduzione in dialetto napoletano di alcuni dei testi originali), il programma consta di arrangiamenti originali di alcuni famosi classici “moderni” della nuova generazione di autori brasiliani (Hermeto Pascoal, Chico Buarque, Guinga), Il concerto auspica la presenza del collaboratore abituale della cantante: l’eccellente pianista inglese Huw Warren (facoltativo). Il programma comprende: Construcao, Facimmo Ampresso, Beatriz, Frevo em Maceio, Contenda, Cine Baronesa, A Volta do Malandro, Olha Maria (in duo), Chorinho pra Ele.
Il progetto è stato presentato al Festival di Messina e per Musica Oggi (Milano)
SOHO MOODS 5(ww) 4(tpts) 4(tbns) 3(rs) + vibes
Soho Moods è una libera narrazione musicale, di carattere autobiografico, volta a celebrare luoghi, suoni e sensazioni della Soho newyorkese degli anni Settanta, che per quella particolare stagione fu il centro mondiale di tutte le avanguardie storiche. Il concerto alterna composizioni originali a elaborazioni di brani di Don Cherry, Stevie Wonder, Joe Zawinul, e Herbie Hancock.
La premiere di Soho Moods è avvenuta all’Auditorium di Roma nel 2009 con la Parco della Musica Jazz Orchestra.
EXPANDING MILES ’65-‘68 (optional: solista di tromba ospite) 5(ww) 4(tpts) 4(tbns) 3(rs)
Il progetto rielabora per Big Band la musica dell’ultimo grande quintetto di Miles Davis, considerato uno dei più grandi combos della storia del Jazz. Ron Carter, Tony Williams, Herbie Hancock, e soprattutto Wayne Shorter, furono anche responsabili del materiale e della direzione musicale del gruppo. Molte delle splendide composizioni presenti nei dischi, tuttavia, furono mai o molto raramente suonate dal vivo, in quanto Miles preferiva ripiegare sugli standard. Sono temi geniali ma brevi, di natura impressionistica, nati proprio per esaltare il potenziale creativo del gruppo, e la loro (difficile) trasposizione per Big Band ha dunque lasciato un notevole margine d’intervento negli arrangiamenti. Il programma comprende Pinocchio, Fall, Teo’s Bag, Orbits, Riot, Prince of Darkness, Masquelero, Eighty One, Limbo, Water Babies e L’ESP-ediente di Wayne (originale sulle armonie di E.S.P.).
Presentato all’Auditorium di Roma con la Parco della Musica Jazz Orchestra.
VIE DI FUGA – THE BACH OPEN PROJECT 5(ww) 4(tpts) 4(tbns) 3(rs)
Elaborazioni originali e rielaborazioni per big band di brani tratti da L’Offerta Musicale di J.S.Bach.
Il lavoro, originariamente commissionato e presentato per il Festival Magie Barocche 2012, è stato registrato dall’Orchestra Jazz del Mediterraneo su Anagliphos Records durata: 50m circa
MUSIC FOR MIXED ENSEMBLE
Una serie di brani per un ensemble medio con (di base) 3 o 4 brass, 4 woodwinds misti, e una sez. ritmica allargata con chitarra el. e percussioni (anche vibrafono). Durata: qualsiasi. Possibili modifiche nell’organico.
Una parte di questa musica è stata suonata da organici composti da studenti di conservatorio.